28 gennaio 2007,23:32
Tokio Blues
Erano anni che non lo leggevo. Martedì sera mi è in pratica caduto in mano e non ho potuto fare a meno di leggerlo. E' sempre stato il mio libro preferito, il libro che mille volte ho consigliato e regalato. L'ho considerato come un qualcosa che mi rappresentasse...ma era passato così tanto tempo dall'ultima volta che cominciavo a chiedermi se, effettivamente, fosse ancora cosi.
Cominciavo a far fatica a ricordare cosa mi legasse a questo libro.
La mia prima volta con lui risale al tempo in cui quasi tutto quello che era made il Japan esercitava su di me un fascino irresistibile, quindi ero senz'altro di parte. Nonostante tutto, nonostante la differenza di cultura che mi separa da questo paese e dal modo di pensare dei suoi abitanti, ero affascinato dal fatto che valori come amicizia, amore e situazioni estreme come la morte, non facessero differenza, li come qui. Io e i protagonisti del libro allora avevamo la stessa età e questo è senza dubbio un motivo di identificazione con il loro mondo e avventure.
Molte parti non le ricordavo proprio. Il libro è molto triste, sie per il tema affrontato che per il modo in cui è vissuto dai protagonisti, o almeno da uno di essi. Tuttavia ciò che fa da sfondo a tutto e comunque l'amore, difficile, a volte non compreso, rifiutato, vissuto con un senso di colpa, voluto disperatamente.
Ciò che avevo dimenticato erano le molte scene di sesso del libro...scene a volte abbastanza esplicite ma mai volgari. Mi è sempre piaciuto il modo in cui sono descritti i rapporti tra i vari personaggi, mi ha sempre dato l'impressione di una calma assoluta in mezzo al caos di una città del genere! Ho detto che è un libro che affronta un argomento triste ma non per questo è senza speranza. Anzi, tutt'altro.
L'ho amato profondamente e continuo ad amarlo...forse ora l'ho letto con occhi diversi e sono riuscito ad andare un po' più in profondità, cosa che me lo ha fatto apprezzare ancora di più.
^_^
 
posted by pierrot_the_clown
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