La scorsa settimana sono passato dalla mia libreria preferita con l'intento di investire il buono sconto guadagnato con l'acquisto dei libri dell'anno oramai andato. Così finalmente sono entrato in possesso dell'ultima opera di Francesco Zizola, fotografo romano di indubbio valore. Born Somewhere non è una semplice raccolta di foto scattate in dieci anni di lavoro, non è ricerca di senzionalismo o di suscitare chissà quale pietà negli occhi di chi guarda. E' un libro che parla di bambini, di tutti i bambini, quelli più poveri dell'Africa più povera, quelli che non hanno nulla, nemmeno le lacrime per piangere, quelli dell'Europa dei ricchi , degli Stati Uniti, bambini che hanno tutto e non per questo sono più felici. Parla di bambini che vivono le scelte che gli adulti compiono e ne pagano le conseguenze, a volte in modi che non possiamo sospettare.
E' un libro che è fatto di sguardi, intensi, tristi , furbi, che comunque ti colpiscono e dei quali non riesci più a dimenticarti...
Suscita tanti sentimenti dalla tristezza alla rabbia, dallo stupore all'incredulità...
Di sicuro è un esempio di come alcune volte le parole siano superflue.
Se siete un po' curiosi date un'occhiata qui: Francesco Zizola