25 novembre 2006,12:24
A Versailles suonano i Cure!

Se avete amato Lost In Traslation di sicuro siete corsi al cinema per godervi la visione del nuovo film di Sofia Coppola. Io sono stato uno di quelli e mi ci sono fiondato!
Per essere totalmente sincero ho avuto più di un dubbio mentre prendevo il biglietto: certo nel precedente film sono stato molto colpito dalle atmosfere, dalle inquadrature e sopratutto dai silenzi che "parlavano" in modo incredibile dei protagonisti. Ma cosa mi sarei dovuto aspettare da questo? Un film storico? Che palle! Cosa poteva offrire una storia di cui tutto già si sapeva?
Molto...poteva e ha offerto molto, moltissimo. La chiave di lettura del film è davvero originale e il personaggio di Marie Antoinette ne trae un gran beneficio, uno spessore e un'umanità che di sicuro non emergeva dai libri di storia di scuola!
Marie Antoinette, passata alla storia per la frase sulle brioches e per la sua non invidiabile fine, qui appare come una ragazza sola, fragile, imprigionata in un mondo non suo, infelice. Una ragazza che arriva a Versailles nel 1770 a soli quindici anni, odiata e invidiata, che deve crescere in fretta, trascurata dal marito, una ragazza con una grande voglia di vivere e divertirsi, come tutte le ragazze. Sofia Coppola ha davvero colto nel segno, e ancora una volta usa le inquadrature e i silenzi in modo impeccabile. Splendido il contrasto tra la corte e il mondo protetto che la regina si crea. Alla fine un pò mi dispiaceva che morisse!
La colonna sonora: il contrasto tra pezzi moderni con ciò che si vede sullo schermo è davvero meraviglioso!
Il film è davvero un ottimo esempio di come anche una storia famosissima vista con una chiave diversa possa offrire sensazioni del tutto inaspettate.
 
posted by pierrot_the_clown
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